rc.conf (Italiano)
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/etc/rc.conf è il file di configurazione di sistema per le impostazioni specifiche di Arch. Al suo interno è possibile impostare alcuni dei settaggi più comuni come timezone, keymap, moduli del kernel e demoni da caricare all'avvio, etc.
Contents
Introduzione
L'aspetto generale del file rc.conf è molto cambiato nel corso di Gennaio 2012. Molti dei commenti sono stati rimossi e trasferiti in maniera più esplicativa all'interno della pagina di manuale relativa.
Di seguito un esempio di come apparirà il file /etc/rc.conf su di un sistema aggiornato ((versione corrente):
/etc/rc.conf
# # /etc/rc.conf - Main Configuration for Arch Linux # # See 'man 5 rc.conf' for more details # # LOCALIZATION # ------ HARDWARECLOCK="UTC" TIMEZONE="Europe/Rome" KEYMAP="us" CONSOLEFONT= CONSOLEMAP= LOCALE="it_IT.UTF-8" DAEMON_LOCALE="yes" USECOLOR="yes" # HARDWARE # ------- MODULES=() USEDMRAID="no" USEBTRFS="no" USELVM="no" # NETWORKING # -------- HOSTNAME="myhost" interface= address= netmask= broadcast= gateway= NETWORK_PERSIST="no" # DAEMONS # -------- # DAEMONS=(syslog-ng network crond)
Localizzazione
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HARDWARECLOCK(OPZIONALE) - specifica se l'orologio di sistema, che viene sincronizzato ad ogni avvio e spegnimento del sistema, utilizza il formato
UTColocaltime. Se questa variabile non viene impostata, il sistema utilizzerà il valore memorizzato dahwclockall'interno di/var/lib/hwclock/adjtime. Consultare Time per ulteriori informazioni-
UTCsemplifica di molto la gestione del fuso orario e del cambio ora solare/legale. Linux effettuerà questo scambio automaticamente, indipendentemente dall'orario in corso nel momento in cui è stato avviato. -
localtimeè necessario se si utilizza in dual-boot un sistema operativo che gestisce l'orario solo in modalitàlocaltime(come windows). Linux non si occuperà di modificare l'orario, dando per scontato che sia presente su quella macchina un dual-boot, e che l'altro sistema oèerativo si occuperà di gestire il passaggio ora legale/solare. Se questo non dovesse avvenire, sarebbe necessario effettuare il cambiamento manualmente. - vuoto: viene impostato al valore presente in
/var/lib/hwclock/adjtime, che di default è quello di UTC. È raccomandato, in quanto altri utenti di hwclock potrebbero modificare il file adjtime e rendere quindi rc.conf ed adjtime non sincronizzati. - qualsiasi altro valore comporterà che l'orologio hardware venga lasciato inalterato. (utile per la virtualizzazione).
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TIMEZONE - Specifica il proprio fuso orario. I possibili valori sono i percorsi relativi al proprio fuso orario all'interno della directory
/usr/share/zoneinfo. Il fuso orario standard italiano sarà quindiEurope/Rome, che fa riferimento al file/usr/share/zoneinfo/Europe/Rome.
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KEYMAP - Il layout di tastiera che si desidera utilizzare. Lo standard italiano è "it". I possibili valori sono consultabili in
/usr/share/kbd/keymaps.
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CONSOLEFONTDefinisce il font che deve essere caricato all'avvio tramite il comando setfont per essere utilizzato nella console. I possibili valori sono consultabili in/usr/share/kbd/consolefonts. Per maggiori informazioni cosultare - Fonts in console
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CONSOLEMAP - Definisce la mappa di console da caricare all'avvio con il comando setfont. Le possibili mappe sono consultabili in
/usr/share/kbd/consoletrans. E' consigliabile impostare una mappa compatibile con il proprio locale (8859-1 per Latin1, ad esempio).
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LOCALE - Qui viene impostata la lingua di sistema, che verrà utilizzata da tutte le applicazioni i18n-compatibili. Potete avere un elenco completo di tutte le lingue disponibili eseguendo
locale -ada linea di comando. All'inizio troverete l'impostazione per l'inglese US, per impostare l'italiano come lingua di sistema inserite "it_IT.utf8" (ricordatevi poi di decommentare la relativa linea nel file/etc/locale.gene di eseguire il comandolocale-genper rigenerare i file di sistema relativi alla lingua). La variabileLANGall'interno di/etc/locale.conf, se impostata ha la precedenza, e gli utenti di shell di login che non possono effettuare il source di/etc/rc.conf, dovrebbero servirsi di quest'ultima. -
DAEMON_LOCALE - Se impostato su Yes, utilizza
$LOCALEcome localizzazione durante l'avvio. Se impostato su No, verrà utilizzata la localizzazione C. Il valore di default è Yes. -
USECOLOR - Abilita (o disabilita) i messaggi di stato colorati all'avvio.
Hardware
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MODULES - In questa lista vanno elencati tutti i moduli che si vogliono caricare all'avvio in aggiunta a quelli caricati automaticamente. Per il blacklisting dei moduli, consultare Kernel modules (Italiano)#Blacklist
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USEDMRAID - Controlla la presenza di volumi FakeRAID (dmraid) all'avvio (esegue
dmraid -i -ay). -
USEBTRFS - Controlla la presenza di volumi BTRFS all'avvio. . Esegue
btrfs device scanda/etc/rc.sysinit. -
USELVM - Scansiona i volumi LVM all'avvio, necessario se usate LVM. Se impostato a
YESeffettuavgchange --sysinit -a y(gestito dalla funzione activate_vgs()) durante il sysinit.
Gestione della rete
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HOSTNAME - Imposta il nome dell'host, tralasciando il dominio. Può essere impostato arbitrariamente, utilizzando però solo caratteri tipo lettere, numeri e pochi altri come "-". Può essere impostato anche all'interno di
/etc/hosts. Il contenuto di/etc/hosts(se non vuoto) ha la precedenza.
- Sono disponibili due metodi per configurare la gestione della rete tramite
/etc/rc.conf. Il metodo "A Interfaccia Singola" (interface,address,netmask,gateway), ed il metodoNETWORKS/ netcfg. La variabileDAEMONSdovrebbe riflettere il metodo scelto.
Interfaccia Singola
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interface - nome del dispositivo (richiesto)
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address - indirizzo IP (lasciare vuoto per DHCP)
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netmask - maschera di sottorete (ignorata per DHCP) (opzionale, di defaults impostata a 255.255.255.0)
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broadcast - indirizzo di broadcast (ignorato per DHCP) (opzionale)
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gateway - default route (ignorato per DHCP)
Static IP Example
interface=eth0 address=192.168.0.2 netmask=255.255.255.0 broadcast=192.168.0.255 gateway=192.168.0.1
DHCP example
interface=eth0 address= netmask= gateway=
Interfacce Multiple
Il pacchetto netcfg è utilizzato per configurare interfacce multiple creando un profilo per ognuna di esse.
- Creare un profilo di rete
/etc/network.d/profilenameper ogni interfaccia- Esempio statico:
/etc/network.d/eth0-staticCONNECTION='ethernet' DESCRIPTION='Una connessione ethernet statica per l'interfaccia eth0' INTERFACE='eth0' IP='static' ADDR='192.168.1.24' NETMASK='255.255.255.0' BROADCAST='192.168.1.255' GATEWAY='192.168.1.1'
- Esempio DHCP:
/etc/network.d/eth1-dhcpCONNECTION='ethernet' DESCRIPTION='Una connessione dhcp di base su eth1' INTERFACE='eth1' IP='dhcp'
- Esempio statico:
- Aggiungere ogni profilo di rete all'array
NETWORKS.NETWORKS=(eth0-static eth1-dhcp)
- Aggiungere
net-profilesalla listaDAEMONS.DAEMONS=(... net-profiles sshd)
Network Persist
La variabile NETWORK_PERSIST indica al sistema se impedire o meno lo spegnimento delle interfacce di rete. È indispensabile se la partizione di root è su un volume NFS. Di default è impostata su"no".
# default NETWORK_PERSIST="no" # NFS-based root device # NETWORK_PERSIST="yes"
Demoni
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DAEMONS - Questo array è una semplice lista di nomi, corrispondenti ai nomi dei file contenuti in
/etc/rc.d/, utili all'avvio dei demoni desiderati durante il bootup del sistema. Di solito non è necessario modificare le impostazioni predefinite per ottenere un sistema funzionante, ma si dovrà modificare questa stringa ogni volta che si installa un qualche servizio di sistema, come ad esempiosshd, e si vuole avviarlo automaticamente durante il boot. Questa è la modalità in cui Arch gestisce quello che normalmente le altre distribuzioni gestiscono tramite collegamenti simbolici ad una directoryinit.d. Per ulteriori informazioni, consultare Writing rc.d scripts- Se il nome di un demone viene preceduto da un "!" il corrispettivo script non sarà avviato.
- Se viene usato il prefisso "@" il demone verrà avviato in background, ovvero la sequenza di boot non attenderà il termine dell'esecuzione del relativo script per proseguire.
- Esempio:
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DAEMONS=(@syslog-ng !network net-profiles crond sshd)